Il mondo dei sogni: cosa sono e perché ci fanno bene

Il sonno è uno degli aspetti fondamentali della nostra vita quotidiana, un'attività a cui dedichiamo in media un terzo del nostro tempo. Ma cosa succede quando chiudiamo gli occhi e ci lasciamo trasportare nel mondo dei sogni? E soprattutto: cosa sono esattamente i sogni, perché sono così importanti per il nostro benessere?

Che cosa sono i sogni

I sogni sono una peculiare forma di attività mentale che si verifica durante il sonno.

È un fenomeno psicologico derivante da attività fisiologiche del sistema nervoso centrale, che avviene in tutte le fasi del sonno e, in particolare, nella fase REM (Rapid Eye Movement). In questo periodo del nostro sonno, che si verifica circa ogni 90 minuti, il nostro cervello produce delle immagini.

Tali immagini sono espressione della nostra quotidianità e possono avere una sorta di effetto “terapeutico”, in quanto potrebbero aiutare a regolare le nostre emozioni. Infatti, il cervello non si “spegne mai”: anche durante il sonno, esso continua a “lavorare”, a pensare alle esperienze e agli accaduti che abbiamo vissuto durante la giornata. Durante il sogno, quindi, elaboriamo alcune di queste cose, in maniera però originale, creando una realtà parallela, caratterizzata da contenuti che possono essere anche misteriosi e da un senso di spazio-tempo spesso paradossale e bizzarro

La qualità dei sogni 

La natura dei nostri sogni riflette il nostro stato emotivo interiore: in linea generale, si può affermare che, più siamo sereni e felici, più i nostri sogni potranno essere piacevoli; più siamo in uno stato di stress emotivo, più potremmo essere soggetti alla realizzazione di incubi o sogni terrifici.

Alcuni studi hanno evidenziato che, durante il periodo della pandemia, è aumentata la frequenza del numero di incubi realizzati, legati alla paura, che le persone avevano, di ammalarsi e di rimanere isolate.

Eliminare la tensione e concentrarsi su pensieri positivi prima di andare a dormire, potrebbe quindi favorire un miglioramento della qualità del riposo notturno e dei nostri sogni.

Quando si sogna e chi lo fa

Tutti sognano, adulti e bambini e si sogna durante tutte le fasi del sonno.

I sogni dei bambini, però, sono più brevi rispetto a quelli degli adulti; inoltre, essi sognano più spesso personaggi fantastici e luoghi immaginari, soprattutto per dare sfogo alle loro paure quotidiane

Si pensa infatti che i bambini facciano più incubi degli adulti: alcuni studiosi hanno dedotto che la presenza di sogni terrifici sia legata ad un tentativo fallimentare di fronteggiare gli eventi avversi. Alternativamente, questa maggiore frequenza, nei bambini, può essere legata ad un generale fenomeno, che vede, in questa fase della vita, più frequenti le cosiddette “parasonnie”, cioè una serie di manifestazioni teoricamente incongrue con il sonno (p.e., sonniloquio, sonnambulismo). 

Dal momento che c’è una correlazione tra pensiero cognitivo e pensiero onirico, i bambini non avrebbero ancora sviluppato la capacità di gestire e controllare le emozioni negative legate ad esperienze della loro quotidianità. 

Per quanto riguarda gli adulti, vi è una particolare condizione, il cosiddetto “disturbo comportamentale in sonno REM”, caratterizzata da una mancata soppressione del tono muscolare durante alcuni periodi di sonno REM, per cui le attività muscolari, soprattutto degli arti, non sono inibite, come avviene abitualmente in tale fase di sonno, ma hanno luogo, “agendo” il contenuto del sogno in atto in quel momento. La produzione onirica delle persone affette da questa parasonnia è spesso molto vivida e i loro sogni sono spesso caratterizzati da contenuti di violenza

Il ricordo dei sogni 

I sogni della fase REM (Rapid Eye Movement) sono quelli più strutturati e complessi, che ricordiamo meglio al nostro risveglio: sono solo, però, una piccola parte di tutti quelli che “produciamo” durante la notte. Siamo soggetti a ricordare i nostri sogni appena svegli, in quanto, se non abbiamo cose imminenti da fare, abbiamo il tempo di pensare e ricostruire i sogni realizzati nei momenti precedenti il risveglio stesso. Di conseguenza, se ci fosse un risveglio improvviso durante la notte, a causa di un rumore repentino, è probabile che, al mattino, ricorderemmo un numero maggiore di sogni

Quando si fa fatica a ricordarli 

Gli studiosi sostengono che si fa più fatica a ricordare i sogni fatti quando dormiamo per recuperare ore di sonno perdute nelle notti precedenti: questo succede perché, per compensare la mancanza di sonno, si crea un aumento della fase di sonno non-REM, una diminuzione della fase di sonno REM e una riduzione del numero di risvegli (anche piccoli) rispetto a quelli di una notte normale. Di conseguenza, meno sogni vengono memorizzati nell’area della memoria a lungo termine e pochi di essi rimangono “fissati” nell’area della memoria a breve termine al momento del risveglio. In questo modo, si rende difficile la ricostruzione del contenuto del sogno. 

Da ciò, si può quindi dedurre che, per ricordare meglio i sogni, sarebbe meglio essere svegliati all’improvviso da una sveglia o da un rumore, evitando inoltre pensieri e attività cerebrali che possano influire dopo il risveglio e interferire con la ricostruzione del sogno. 

Leggi anche: Disturbi del sonno: cosa sono e come riconoscerli

Visualizza la bibliografia

Fonti 

Alfonsi, V., D'Atri, A., Scarpelli, S., Mangiaruga, A., & De Gennaro, L. (2019). Sleep talking: a viable access to mental processes during sleep. Sleep medicine reviews, 44, 12-22

Bartolacci, C., Scarpelli, S., Mangiaruga, A., & DE GENNARO, L. (2020). History of Dreaming. In Sleep Science (pp. 79-106). Oxford University Press.

De Gennaro, L., Marzano, C., Cipolli, C., & Ferrara, M. (2012). How we remember the stuff that dreams are made of: neurobiological approaches to the brain mechanisms of dream recall. Behavioural brain research, 226(2), 592-596

Eiser, A. S. (2005, March). Physiology and psychology of dreams. In Seminars in neurology (Vol. 25, No. 01, pp. 97-105). Copyright© 2005 by Thieme Medical Publishers, Inc., 333 Seventh Avenue, New York, NY 10001, USA

Fasiello, E., Scarpelli, S., Gorgoni, M., Alfonsi, V., & De Gennaro, L. (2022). Dreaming in Parasomnias: REM Sleep Behavior Disorder as a Model. Journal of Clinical Medicine, 11(21), 6379

Gorgoni, M., Scarpelli, S., Alfonsi, V., Annarumma, L., Cordone, S., Stravolo, S., & De Gennaro, L. (2021). Pandemic dreams: quantitative and qualitative features of the oneiric activity during the lockdown due to COVID-19 in Italy. Sleep medicine, 81, 20-32

Mangiaruga, A., Scarpelli, S., Bartolacci, C., & De Gennaro, L. (2018). Spotlight on dream recall: the ages of dreams. Nature and science of sleep, 1-12

Miller, K. E., Brownlow, J. A., Woodward, S., & Gehrman, P. R. (2017). Sleep and dreaming in posttraumatic stress disorder. Current psychiatry reports, 19, 1-10

Scarpelli, S., Bartolacci, C., D'Atri, A., Gorgoni, M., & De Gennaro, L. (2019). The functional role of dreaming in emotional processes. Frontiers in psychology, 10, 459

Scarpelli, S., D’Atri, A., Mangiaruga, A., Marzano, C., Gorgoni, M., Schiappa, C., ... & De Gennaro, L. (2017). Predicting dream recall: EEG activation during NREM sleep or shared mechanisms with wakefulness?. Brain Topography, 30, 629-638

Scarpelli, S., D’Atri, A., Gorgoni, M., Ferrara, M., & De Gennaro, L. (2015). EEG oscillations during sleep and dream recall: state-or trait-like individual differences?. Frontiers in psychology, 6, 605

Scarpelli, S., De Santis, A., Alfonsi, V., Gorgoni, M., Morin, C. M., Espie, C., ... & De Gennaro, L. (2023). The role of sleep and dreams in long‐COVID. Journal of Sleep Research, 32(3), e13789

Scarpelli, S., Alfonsi, V., Gorgoni, M., & De Gennaro, L. (2022). What about dreams? State of the art and open questions. Journal of Sleep Research, 31(4), e13609

Scarpelli, S., Bartolacci, C., D’Atri, A., Gorgoni, M., & De Gennaro, L. (2019). Mental sleep activity and disturbing dreams in the lifespan. International journal of environmental research and public health, 16(19), 3658

Schredl, M. (2009). Dreams in patients with sleep disorders. Sleep medicine reviews, 13(3), 215-221

Siclari, F., Valli, K., & Arnulf, I. (2020). Dreams and nightmares in healthy adults and in patients with sleep and neurological disorders. The Lancet Neurology, 19(10), 849-859

Picard-Deland, C., Bernardi, G., Genzel, L., Dresler, M., & Schoch, S. F. (2023). Memory reactivations during sleep: a neural basis of dream experiences?. Trends in Cognitive Sciences