Il sonno è un aspetto fondamentale della nostra vita, poiché contribuisce al benessere generale e alla salute del corpo e della mente. Tuttavia, per molte persone, il sonno può essere disturbato da una serie di fattori. Questi disturbi possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita e sulla salute complessiva di un individuo. In questo articolo, esploreremo cosa sono i disturbi del sonno, quali sono i più comuni e come riconoscerli.
Quante ore è consigliato dormire?
Tra le principali conseguenze dei disturbi del sonno c’è, ovviamente, la diminuzione delle ore totali di sonno dell’individuo. La distribuzione del fabbisogno giornaliero di tempo dedicato al riposo varia da persona a persona e la principale discriminante è rappresentata dall’età. In età neonatale le ore di sonno variano tra le 16 e le 20 al giorno, intervallate in modo irregolare da momenti di veglia durante i quali i piccoli devono nutrirsi. È dal sesto mese di vita che iniziamo a consolidare un più regolare ciclo sonno-veglia. In età infantile è consigliato dormire almeno 10 ore al giorno, mentre dall’adolescenza è raccomandabile dormire 7-8 ore per notte. In età adulta, infine, il tempo dedicato al riposo si riduce ulteriormente, complici i ritmi della vita lavorativa: 6-7 ore di sonno sono considerate sufficienti.
È comunque importante specificare come non solo sia importante quanto si dorme, ma anche come si dorme. Tant’è vero che le ore di sonno necessarie per “stare bene” variano molto da individuo ad individuo, essendo in alcuni casi molto poche ed in altri anche più di 8 (parliamo in questi casi di brevi e lunghi dormitori).
Cosa sono i disturbi del sonno?
I disturbi del sonno sono condizioni che influenzano la capacità di una persona di addormentarsi, di rimanere addormentata o di ottenere un sonno di qualità sufficiente. Questi disturbi possono manifestarsi in varie forme e avere molteplici cause, possono verificarsi occasionalmente o diventare cronici e causare problemi significativi nella vita quotidiana dell'individuo.
Quali sono i disturbi del sonno più comuni?
Insonnia: è uno dei disturbi del sonno più diffusi e si definisce quando viene riferita una insoddisfazione soggettiva riguardante il proprio sonno dovuta a difficoltà ad addormentarsi, risvegli notturni frequenti o risveglio prematuro al mattino e che ha un impatto rilevante sul funzionamento diurno.
Sindrome delle apnee ostruttive (OSA): questo disturbo comporta pause nella respirazione durante il sonno, spesso causate dall'occlusione delle vie aeree superiori. Le persone con apnea del sonno possono sperimentare sonnolenza diurna, russamento forte e abituale, frequenti risvegli durante la notte e pause respiratorie. La sindrome può avere ripercussioni sull’apparato cardiovascolare, respiratorio e sul sistema nervoso.
Sindrome delle gambe senza riposo (RLS): si tratta di un disturbo caratterizzato da sensazioni spiacevoli alle gambe durante la notte, spesso descritte come formicolio, bruciore o sensazione di strisciamento. Queste sensazioni possono causare un forte desiderio di muovere le gambe, interferendo con il sonno. Spesso la sintomatologia può essere peggiorata dal calore (come durante i mesi estivi) e migliorata dal contatto con superfici fredde.
Parasonnie: questo gruppo di disturbi del sonno comprende comportamenti anormali durante il sonno, come i risvegli confusionari, il sonnambulismo, somniloquio (parlare nel sonno), terrori notturni, paralisi del sonno e disturbo comportamentale in sonno REM. Le parasonnie si suddividono in parasonnie correlate a sonno NON REM e parasonnie correlate al sonno REM.
Sindrome della fase di sonno ritardata: si tratta di uno slittamento del periodo di sonno verso le ore del mattino, che comporta una difficoltà di svolgere i propri impegni sociali; ne può derivare, quindi, una diminuzione delle ore di sonno, con conseguente sonnolenza diurna e successivo recupero del sonno nei giorni festivi.
Sindrome della fase di sonno anticipata: a causa di questo disturbo, tendenzialmente cronico, il soggetto si addormenta nelle prime ore serali e si risveglia precocemente nelle primissime ore del mattino.
Come riconoscere i disturbi del sonno
Riconoscere i disturbi del sonno è il primo passo verso il trattamento e il miglioramento della qualità del sonno. Ecco alcuni sintomi che potrebbero indicare la presenza di un disturbo del sonno:
- sonnolenza e svogliatezza diurna
- mancanza d'aria
- difficoltà a concentrarsi
- mal di testa mattutini
- bruschi risvegli durante la notte
- difficoltà a iniziare il sonno
- difficoltà a mantenere il sonno
- difficoltà a effettuare il proprio sonno durante le ore notturne e di conseguenza difficoltà a mantenere le proprie attività sociali e lavorative
- la comparsa di episodi “strani” durante il sonno
- sensazioni fastidiose durante il sonno
È importante che chi sospetta di avere un disturbo del sonno consulti un medico o uno specialista del sonno per una valutazione accurata e un piano di trattamento appropriato o si rivolga a un Centro del sonno accreditato (https://sonnomed.it/centri-di-medicina-del-sonno-accreditati-aims/). La diagnosi precoce e il trattamento possono aiutare a migliorare la qualità del sonno e a prevenire complicazioni a lungo termine.
Conclusioni
I disturbi del sonno sono disturbi comuni che possono avere un impatto significativo sulla salute e sul benessere di un individuo. Riconoscere i segni e i sintomi di questi disturbi è fondamentale per ottenere il trattamento e il supporto necessari. Con l'attenzione adeguata e le giuste strategie di gestione, è possibile migliorare la qualità del sonno e ripristinare il benessere generale.
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